Gli epiteliomi rappresentano i tumori maligni della cute più frequenti.
Il loro comportamento biologico, cioè l’evoluzione varia da un decorso relativamente benigno sino ad un comportamento altamente aggressivo cioè maligno che può portare ad importanti mutilazioni ed anche alla morte.
Sono più comuni nei pazienti con cute chiara, la sede d’insorgenza più frequente è il distretto cervico-facciale con massima incidenza a livello del naso.
Possibili ulteriori localizzazioni sono le aree esposte ai raggi solari (dorso delle mani ,arti inferiori).
Colpiscono per lo più soggetti di età compresa tra i 40/80 anni .
Ne esistono diversi tipi (basalioma,spinalioma,) e spesso sono presenti quadri di aspetto misto (basisquamoso).
Il basalioma è un tumore cutaneo a malignità localizzata mentre lo spinalioma è tra gli epiteliomi il più aggressivo e caratterizzato dalla possibilità di recidive locali e metastasi linfonodali che possono richiedere un trattamento radicale a livello delle stazioni linfonodali locoregionali.
Le recidive locali possono comparire dopo un tempo variabile dall’asportazione. Le metastasi possono essere presenti al momento della diagnosi oppure possono manifestarsi a distanza di tempo dall’intervento.
Il melanoma è meno comune rispetto agli altri tumori della pelle, tuttavia è molto più pericoloso se non viene diagnosticato nelle fasi iniziali.
Il trattamento che si ritiene più adeguato è quello chirurgico che consiste nell’asportazione completa della lesione cutanea a cui seguirà ,se necessario,la chiusura del difetto cutaneo residuo mediante:
- guarigione per seconda intenzione cioè con una ferita che guarisce spontaneamente nel tempo.
- approssimazione diretta dei margini di sezione (sutura).
- allestimento di lembi cutanei di scorrimento, rotazione o di trasposizione cioè con mobilizzazione di tessuti circostanti a chiudere il deficit cutaneo residuo all’asportazione.
- copertura mediante innesto di cute (trapianto) cioè prelevando da una sede donatrice una lamina di cute e suturandola nella sede d’asportazione del tumore.
- ricostruzioni complesse possono richiedere l’utilizzo di più lembi o trapianti di cute
Quali effetti collaterali e complicanze si possono presentare?
- Infezioni, controllabili con terapia antibiotica.
- Ematomi: raccolta di sangue al di sotto della sutura che se di modica entità si risolverà spontaneamente in alcuni giorni altrimenti richiederà la sua rimozione mediante un nuovo intervento chirurgico.
- Sieromi: raccolte di siero di entità variabile che possono richiedere la loro evacuazione mediante aspirazione con ago.
- Diastasi della ferita: apertura parziale o totale della sutura per sofferenza dei margini od eccessiva trazione con prolungamento del tempo di guarigione e più evidenti esiti cicatriziali
- Sofferenza o necrosi dei tessuti cutanei utilizzati per la ricostruzione del difetto cutaneo che residua all’asportazione della neoformazione che può interessare in parte o in toto i tessuti.
- Mancato attecchimento od attecchimento parziale del trapianto di cute in sede d’innesto.
- Cicatrici residue sia in sede d’asportazione della lesione sia in sede di prelievo dei tessuti. Tali cicatrici potranno avere aspetto di cordoncino duro ,rilevato sui piani cutanei, di colorito rossiccio-violaceo a cui si associa dolore e prurito. Oppure potranno avere aspetto atrofico,sottile allargato.
- Alterazioni della morfologia del distretto anatomico interessato con possibile peggioramento estetico e deficit funzionale.